Domenica 4 Dicembre. Piove. Non fa freddo.
Con una sconvolgente puntualità (tranne Alberto per la precisione, che si sta ancora gustando la colazione nel pigiamone di flanella) un primo gruppo di gasisti parte alla volta dell’azienda Emilio Sereni, lo raggiungerà poi un altro manipolo di coraggiosi capitanati da Andrea R. che evidentemente quando ci sono mucche (vive o cotte) è sempre presente!
Fortunatamente nella zona antistante l’azienda il fango (e non solo quello…capisciammè) non supera il mezzo metro così i bambini che ci sguazzano dentro li possiamo tenere sotto controllo perchè emergono fino alla vita. All’azienda ci sono gli inutili, ma dolcissimi, asinelli che si mangiano subito subito 3 chili di carote della coop di cui i gasisti si sono preventivamente forniti. Il tempo concede clemenza e non piove.
Beppe, uno dei fondatori dell’azienda, ci fa da guida spiegandoci con toscanaccia competenza tutte le attività che vengono fatte qui, la vita delle mucche, la loro alimentazione, la riproduzione, la mungitura, le cure omeopatiche a cui vengono sottoposte in caso di malattie, le problematiche di un’azienda certificata bio e la passione per questo duro lavoro.
Dopo la passeggiata nella stalla, dove i miasmi di urina e amoniaca ci hanno liberato i polmoni dai tremendi batteri cittadini, ci siamo affacciati alla letamaia (che bellezza, chi non c’era non può capire) e quindi, aggirata la stalla, ci siamo diretti a visitare i teneri vitellini (Andrea R., teneri sta per dolci, morbidi etc etc…). Saluti e baci con Beppe, sfangati i bambini e smerdate le auto, ci siamo diretti alla volta della trattoria dove siamo stati accolti in un ambiente confortevole e certamente asciutto, anche perchè fuori ha cominciato a piovere forte.
E’ stato un attimo e il profumo dell’olio novo, dei tortelli aromatizzati e di quelli di patate ha pervaso le nostre nari liberandole da altri aromi, quindi il vino rosso ha cominciato a fare il suo effetto calmante…i ceci al timo, lo spezzatino tenerissimo (questo si tenerissimo in quel senso…), le torte salate e il dolcino hanno fatto il resto.
Nel frattempo i bimbi che sono stati tutti bravissimi se li è portati in salotto Marina dove li ha fatti giocare e li ha forniti di buon dolce al cioccolato. Marina, la donna più ospitale del mondo. Dopo pranzo, pioggia a dirotto, ci siamo concessi anche una visita alla bellissima casa di Marina e, tutti curiosi, ma anche un po’ invidiosi, l’abbiamo salutata ringraziandola per la bellissima giornata trascorsa.
Andrea E.